Critica d’Arte Bologna 1984
Il Modus che Bertarelli ha per plasmare i suoi oggetti d’Arte è forse leggibile meglio se si pensa al filtro floromorfo, al mondo dei fiori cioè, alla rutilanza di colori ed all’abbondanza di foglie. In effetti (anche quando l’artista Bertarelli si castiga, facendo uso di monocromie) il gioco chiaro-scurale assume significato policromo e le stesse ambivalenze colore-massa tentano il dialogo della plasticità.
Voglio dire che Bertarelli vede con occhio plastico, sino al punto di trasformare una lastra di marmo in uno stupendo cartoccio che canti i timbri del bronzo. Risulta così chiaro l’impegno che mette nel pensare e poi nel plasmare e infine nel correggere ogni suo oggetto, sino a carezzarlo come un figlio, sino a dargli il suo nome. I richiami culturali sono dichiarati con estrema sincerità ma risultano anche filtrati con notevole capacità e saggezza, al punto che ogni pezzo può chiaramente ed inequivocabilmente non essere scambiato.
firmato Franco Tralli
..Conosco Bertarelli nel suo divenire: dalla grafica alla scultura. Negli ultimi tempi sta producendo pezzi unici di particolarissimo valore plastico che traggono ispirazione dalla natura pur non spartendo granchè con essa. In effetti si tratta di opere che sono filtrate da un tempo ormai lontano, quasi remoto, che sono insomma figlie di un’esperienza consumata. E’ giunto per l’artista il momento di mostrare quanto sa fare di suo, opere la cui sigla è “Bertarelli” senz’ombra di dubbio.
firmato Franco Tralli
critiche trascritte integralmente firmate Franco Tralli, pubblicate, la prima sull’Enciclopedia Mondiale degli Artisti Contemporanei Seledizioni Bologna Via Boldrini 18/B – 1984 e sul Catalogo Critico Finanziario “Artisti della Comunità Europea” della stessa Casa Editrice