Milano 31 gennaio 1978
La pittura di Bertarelli (tecnicamente Materico Plastico) ha lo scopo di valorizzare la materia superando il supporto di base.
La tematica spirituale punta a visioni ultraterrene ove, pur movendo dalle fonti originali terrene, viene estrinsecando un mondo froidiano ove si identificano due forze: quella del subconscio e quella del lirismo inteso nel più schietto concepimento pittorico.
firmato Franco Sapi
Critica scritta in occasione della mostra collettiva “Premio S. Valentino” Ripa di Porta Ticinese 53 Galleria “Arcobaleno” Milano
Cenni critici di Franco Sapi -Bareggio Milano 7 novembre 1981
Alla Galleria “Il Castello di Bareggio Milano 7-11-1981 …… Bertarelli presente con altre venti opere (una delle quali rimossa dal Comune per adornare la sala del Consiglio dell’inaugurazione Palazzo del Comune) conferma ancora una volta le sue prestigiose qualità di pittore-scultore affrontando, con eccezionale inventiva, composizioni euritmiche dell’ampio respiro musicale.
…….. le opere dell’ultimo periodo rivelano carattere di peculiare importanza: il materico e l’informale so fondono mirabilmente in armonia con l’opera ove è esternata con consumata perizia una personalità umanistica. …….. Franco Sapi
Dicembre 1977
Di Guglielmo Bertarelli le cronache d’arte si sono occupate sin dal lontano 1967 quando, giovane e promettente pittore, operava a Milano nel gruppo degli artisti di Brera. Bertarelli, come allora firmava i quadri, si era fatto notare per la sua calda tavolozza e per la sua sorprendente fantasia.
Passato a Roma, a Ravenna, a Venezia, ovunque lasciava tracce della sua personalità sino a che, raggiunta la necessaria raffinatezza pittorica che contraddistingue gli artisti di vaglia, si stabiliva definitivamente vicino a Trento ove, con febbrile ardore, fava vita ad una serie di dipinti impegnativiche venivano acquistati da collezionisti stranieri e in special modo americani. E’ anche di questo periodo la sua feconda produzione plastica, sculture in legno, che veniva subito notata dai critici per raffinato gusto compoistivo ed elevatezza di ispirazione. In questa mostra che il Circolo Arcobaleno gli allestisce, è evidente una sequenza ontologica delle opere dell’artista, in cui possiamo ammirare le varie fasi e i vari momenti che hanno determinato la sua evoluzione. In esse sono evidenti i pezzi ispirati alla natura ove il soggetto, se pur muove dalla visione reale, sa trasformarsi in immagine di sogno. Interessanti i saggi di gustoso colorismo astratto ove l’artista più che dipingere esterna un sentimento appassionato e dolce ove nulla è lasciato al casoo al calcolo, ma tutto è sentito profondamente dall’animo.
Le opere dell’ultimo periodo rivestono carattere di peculiare importanza: il materico e l’informale si fondono mirabilmente in armonia con l’opera ove è esternata, con consumata perizia, la personalità umanistica e il pathos profondamente sentito dall’autore.
Mostra ontologica degna di alto interesse ove i valori essenziali delle opere sono messi in evidenza e in giusta luce.
firmato: Franco Sapi